La zona Archeologica del Foro Romano

FORO ROMANO

 

Nell’area immediatamente adiacente Piazza Venezia, oltre il Vittoriano, si sviluppa una delle zone archeologiche più importanti del mondo, il Foro Romano.
Questa valle compresa tra il Campidoglio e il Quirinale, bonificata con opere di drenaggio e con la costruzione di un canale diretto al Tevere (la ‘Cloaca Maxima’) ad opera di Tarquinio il Superbo, già verso la fine del VII secolo fu destinata ad accogliere i mercati e la vita pubblica della città.

Foro era il termine con il quale i Romani indicavano la piazza centrale dell’insediamento urbano, dove si raccoglievano le funzioni amministrative, giuridiche, commerciali e religiose. Era infatti ricco di templi, tribunali, sale di consiglio e spazi liberi circondati da monumentali porticati, dove consumati oratori arringavano folle enormi che si spostavano, in caso di maltempo, nei saloni o nelle basiliche.

Benché fosse destinata principalmente alle transazioni commerciali e all’amministrazione della giustizia, la basilica romana, in realtà, poteva essere adibita alle più svariate funzioni, non ultima quella di accogliere – come sarebbe poi accaduto stabilmente con i cristiani, che derivarono la forma delle loro basiliche da quelle romane – una congregazione religiosa.

Foro romano

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La zona Archeologica del Foro Romanoultima modifica: 2021-10-25T12:41:18+02:00da romecentralinn
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